Quando si intende assicurare ottime prestazioni di una macchina utensile come il tornio o la fresatrice, occorre preoccuparsi dello stato del fluido lubrorefrigerante adottando un valido sistema di filtrazione.
Fluido lubrorefrigerante: a che cosa serve
Prima di passare alle fasi della filtrazione truciolo, occorre capire a che cosa serva. In una macchina utensile, il fluido lubrorefrigerante, detto anche da taglio, risponde a diverse necessità. La prima riguarda la lubrificazione. Infatti, il liquido da taglio non fa altro che ridurre l’attrito tra le parti metalliche. Si riduce anche l’usura della macchina utensile e, allo stesso tempo, si migliora la finitura della superficie del prodotto, componente, semilavorato. Il tutto, naturalmente, senza intaccare i parametri di taglio.
Inoltre, il lubrorefrigerante serve a refrigerare, cioè a ridurre la temperatura dell’utensile che durante le operazioni di taglio aumenta. La refrigerazione impedisce di conseguenza la deformazione del pezzo e il mantenimento della qualità e precisione.
Quando ci si domanda a che cosa serve il lubrorefrigerante, la risposta sta anche nella pulizia. Il fluido da taglio pulisce la macchina utensile affinché mantenga le sue prestazioni e duri a lungo nel tempo. In altri termini, il lubrorefrigerante assicura una maggiore vita utile al macchinario. Aiuta altresì ad assicurare il mantenimento a regime del tornio.
Infine, il liquido di taglio aiuta ad evacuare gli sfridi dalla macchina utensile. L’asportazione degli scarti di lavorazione è essenziale per evitare che i trucioli si accumulino.
Gestione del fluido da taglio: quali sono le fasi
Per mantenere il fluido da taglio in buono stato, è necessario che venga sottoposto a più fasi. Essendo il fluido lubrorefrigerante così importante e complesso per quanto riguarda le sue caratteristiche chimico-fisiche, il sistema di filtrazione prevede più passaggi. Prima della filtrazione vera e propria, c’è una fase di prefiltrazione. A seguire poi si svolgono le fasi di controllo termico, disoleazione e analisi chimico-fisiche finali. Naturalmente le fasi possono subire modifiche in base a caratteristiche quali il tipo di fluido, il tipo di sfridi e la loro portata, layout del sistema produttivo.