Ecco un calderaio che indica quando fare le visite pediatriche.
Entro 45 giorni. La prima visita va fatta dopo due settimane dalla nascita, entro i 45 giorni, per controllare valori come peso, lunghezza e circonferenza cranica. Possono essere prescritte vitamine come la D, la K e fluoro per i denti. In caos di difficoltà nell’allattamento, la mamma può chiedere aiuto al pediatra Roma che illustra anche le cause di morte prenatale e il calendario vaccinale.
Tra 2 e 3 mesi. Il controllo di base per valutare la crescita psicomotoria, è da prevedere tra i 2 e 3 mesi. Il pediatra Roma segna i dati raccolti sul libretto pediatrico e verifica che la curva di crescita personale sia in linea con quella generale.
6 mesi. Un’altra visita è da fissarsi ai 6 mesi. È previsto un esame fisico, la valutazione psicomotoria e anche sensoriale. Il medico verifica che siano state fatte tutte le vaccinazioni. Per avere un aiuto con lo svezzamento, il pediatra è sempre disponibile.
Tra 8 e 9 mesi. In questo periodo va fissata un’altra visita di bilancio di salute per verificare la crescita, lo sviluppo psicomotorio e anche sensoriale. Sta seduto bene? Cammina bene senza sgambettare? Inizia a dire qualche sillaba (lallazione)?
12 mesi. Al compimento dell’anno, ecco puntuale un’altra visita di controllo con le solite valutazioni. Sono fortemente consigli i vaccini per morbillo, parotite, rosolia e varicella da fare nei messi successivi.
A 18 mesi. A quest’età il bambino dovrebbe già esser capace di camminare senza problemi e dire qualche parola basilare. Segue il solito esame generale. A questa età è bene valutare se ci sono indizi di autismo: il pediatra Roma osserva il bambino e i genitori dovranno compilare un questionario.
A 2 anni. Compiuti i due anni, tocca fare un altro esame generale che considera peso, altezza e parametri simili. Un bambino a due anni dovrebbe conoscere almeno 50 parole e sono eseguiti alcuni test della vista. Anche i denti sono controllati.
A 3 anni. L’ultima visita che conclude il libretto pediatrico è quella dei tre anni con valutazioni come quelle fatte negli anni precedenti.